C’era una volta il west – Lettera aperta al Costruttore e al Sindaco di Fiumicino.

Oramai è più di un anno che il CQPL è nato e che ha preso visione e cognizione della situazione che si è creata e stratificata negli anni a Parco Leonardo.

Abbiamo parlato con tutti gli Attori e finalmente abbiamo una visione chiara di ciò che è successo e di ciò che potrebbe succedere.

La nascita di Parco Leonardo sembra proprio come nei film del West quando carovane di pionieri si trasferivano dal mondo civilizzato verso l’ignoto con qualche dollaro nelle tasche e con la speranza di una vita migliore.

Voi direte…… ecco ci siamo…… troppo carico di lavoro, il nostro Referente o è impazzito o si è montato la testa dopo la rielezione (sigh!!!)

Bè, vedendo il mio viso riflesso nel monitor del computer posso assicurare che la testa c’è ed è sempre al suo posto e che non ho mai preso allucinogeni né intendo prenderli.

Il discorso è, invece, calzante.

Provate a immaginare che cosa abbia mosso dal 2005 in poi prima un manipolo di coraggiosi per poi arrivare al considerevole numero di più di 6500 persone. Queste prima erano Residenti di Roma si sono spostate, hanno superato ad ovest la periferia più remota della Capitale e si sono trasferiti vicini al Tevere in un posto dove qualche millennio prima c’era uno dei porti più importanti del mediterraneo.

Lasciare una città come Roma per andare a risiedere (non parliamo di una gita fuori porta) neanche a Fiumicino ma ad alcuni chilometri da questa città in piena campagna!

Sarebbe lecito pensare a una migrazione di massa provocata da un terremoto o da qualche tipo di epidemia che ha toccato la Caput Mundi?

Niente di tutto questo.

Si sono mossi tutti (io personalmente no) per inseguire un sogno rappresentato da un plastico: l’idea di andare a vivere in un posto migliore.

La promessa di un nuovo stile di vita.

Quindi la gente ha messo mano al portafogli o si è fatta prestare i soldi in banca per acquistare un sogno?

Sembra proprio di sì: un fenomeno di follia collettiva?

Come ho già detto io non ho comprato il plastico ma un appartamento lontano dal caos, all’interno di un’isola pedonale, vicino a un centro commerciale e a un cinema 24 sale, una ferrovia che ben comunica con la Capitale, l’alta velocità, l’aeroporto, ed altre cose molto concrete.

Allora non sono io che sono impazzito nello scrivere questo articolo ma forse sono stato contagiato da questo inspiegabile fenomeno di massa?

In realtà non è così.

Oggi la gente ha un bisogno sfrenato di uscire fuori dalle gabbie cittadine e vuole proiettarsi in qualcos’altro dove possa vivere in un modo semplicemente diverso.

Molti diranno: ancora con quel maledetto plastico! Ma vogliamo capirlo che è bello che morto e defunto?

Beh io proverei a partire da cosa ho comprato (purtroppo a caro prezzo e non sulla carta).

Possiamo dire quello che vogliamo ma ciò che ho comprato c’è tutto.

Naturalmente, non parlo dei pezzi del plastico originario ma di ciò che io ho acquistato in quanto esistente.

Mi è quindi venuto in mente ciò che come CQPL abbiamo fatto in quest’anno.

Come Comitato, abbiamo parlato con tutti e ancora stiamo continuando a farlo, abbiamo messo insieme i problemi, li abbiamo esposti con varie modalità cercando sempre il dialogo e quasi mai lo scontro, abbiamo messo insieme ciò che il Costruttore aveva nel pentolone e ciò che l’Amministrazione del Comune di Fiumicino aveva o in programmazione o in mente, abbiamo aggiunto un po di fantasia, determinazione e di concretezza in tutte le riunioni, gli incontri, le relazioni, le email, le pec e ne è uscito fuori un bel minestrone di cose fattibili (nel senso che sono già quasi tutte decise e ci sono le relative coperture).

Tutto ciò ha portato alla situazione attuale:

  1. la convenzione Comune – Costruttore  si è ormai, di fatto, sbloccata e produrrà:
    1. una pista pedo-ciclabile sulla via Portuense lato tevere;
    2. comprendendo la predetta pista ciclabile, 40 mt x 2km, sempre sulla via Portuense lato Tevere, sono del Comune e si tratta solo di decidere cosa farne (stiamo spingendo per strutture tali spazi per l’infanzia e il tempo libero sul tipo: campo di basket, campo di pallavolo, campetto di calcio, circuito di mini golf, spazio per il tiro con l’arco (proposta esistente sul tavolo), ecc.);
    3. Altri spazi, oggi verdi, ma che potrebbero essere utilizzati per i nostri giovani saranno rilasciati vicino alla scuola di via Copenhagen;
    4. uno spazio definitivo destinato all’edificazione della nuova Chiesa;
    5. la ristrutturazione completa di via delle Arti che dovrebbe portare questa ad essere percorsa nei due sensi;
    6. un’altra pista ciclabile che congiungerà via Giulio Romano con via del Perugino consentendo di unire, finalmente, l’intero Quartiere sul fronte interno;
    7. il parcheggio multi-piano vicino alla Stazione ferroviaria che sarà ceduto al Comune insieme a un altro esterno che sarà ampliato;
    8. la Stazione Ferroviaria di Parco Leonardo che sarà riqualificata e che, con l’avvento del Corridoio C5, diverrà la Stazione di Fiumicino città;
    9. i locali per la Polizia Locale che (ancora non è certo) dovrebbero essere dotati di monitor per il tele-controllo dell’intero Quartiere (il Costruttore è disponibile);
    10. degli spazi (ancora non sicuri ma su cui stiamo tutti lavorando) per ospitare una sede distaccata della ASL (il Costruttore ancora non si è pronunciato in merito);
    11. degli spazi per la realizzazione di un Centro polifunzionale per realizzare un Centro Anziani e Sociale e un Centro Amministrativo;
    12. altri spazi per ospitare la Scuola Professionale che così libererà quelli occupati presso la scuola di via Copenhagen, consentendo di creare nuove aule;
  2. il corridoio C5 (progetto provinciale ora rilevato dalla Città Metropolitana) che sarà consegnato a fine anno e consentirà di collegare Parco Leonardo con i Porti Imperiali e con il Centro di Fiumicino città;
  3. due nuove rotonde che saranno realizzate dall’Amministrazione Comunale, sempre sulla via Portuense all’incrocio con via del Perugino e via Stoccolma (in realtà l’Assessorato ai lavori Pubblici ci ha comunicato che saranno tre);
  4. la bonifica della discarica abusiva di via Roselli Lorenzin e la creazione di un circuito di trasporto per collegare Le Pleiadi con la Stazione ferroviaria di Fiera di Roma e con Commercity grazie al rapporto di collaborazione che si è instaurato, anche per intervento del CQPL, tra i vari Assessorati del Comune di Fiumicino e l’Assessorato all’Ambiente e ai Trasporti dell’XI Municipio di Roma;
  5. un nuovo Piano di Trasporti Locale (TPL) che è in gara presso la Città Metropolitana e che rivoluzionerà la logica stessa dei trasporti sull’intero territorio di Fiumicino (la dorsale parallela alla costa avrà una fermata presso la Stazione Ferroviaria di parco Leonardo);
  6. il bando per l’insediamento di una piscina coperta/scoperta (notizia ancora non sicura ma derivante da fonte attendibile) in zona “cittadella dello sport” che dovrebbe essere stato già aggiudicato;
  7. la costruzione di un nuovo albergo vicino al Centro Commerciale e alla Stazione Ferroviaria di Parco Leonardo che è velocemente in progress;
  8. l’apertura di uffici di co-working in Piazza Michelangelo Buonarroti;
  9. l’apertura di uffici della LG in piazza Michelangelo Buonarroti;
  10. (in progress) la costante ricerca di una palestra che potrebbe portare a esiti positivi;
  11. (in progress) la costante ricerca di mercatini e mostre che siano in grado di valorizzare il Quartiere sui temi della tecnologia, dell’arte, della cultura, del food nazionale e internazionale;
  12. presso l’Assessorato ai lavori Pubblici del Comune di Fiumicino sembra che sia stata trovata una soluzione per modificare il cavalcavia di via del Caravaggio per consentire a pedoni e ciclisti di dirigersi verso il Centro Commerciale Da Vinci;
  13. il Centro Commerciale Da Vinci che si sta ulteriormente espandendo;
  14. lo sblocco di alcuni contenziosi dello SPIGES che potrebbe portare, in breve, alla riattivazione dei servizi (occorre però ben verificare la situazione debitoria-creditoria del Consorzio);
  15. altro.

Tutto ciò considerato, può voler dire che la terra promessa dei pionieri del vecchio west di Parco Leonardo non è proprio ciò che era presente nel vecchio plastico ma assume la parvenza di un nuovo interessante, nonché fattibile, progetto.

Se tutti gli Attori che possono influire su questa vicenda (Costruttore, Comune, ASL, Polizia Locale, CQPL, altre Associazioni, ecc.) si mettessero intorno a un tavolo (cosa che auspico vivamente) potrebbero definire un nuovo plastico contenente sia le cose che sono state appena elencate sia quelle che potrebbero essere previste a medio-lungo termine.

Ciò potrebbe produrre un nuovo plastico condiviso da tutti e forse la corsa al west di Parco Leonardo ripartirebbe.